Dipartimenti Ospedalieri – Struttura e Funzioni
Organizzazione per Distretti
L’ASP di Agrigento è articolata in due Distretti Ospedalieri:
Distretto | Presidi Ospedalieri |
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AG1 | Agrigento, Canicattì |
AG2 | Licata, Ribera, Sciacca |
Per ogni distretto sono stati istituiti i seguenti dipartimenti ospedalieri:
Distretto | Dipartimenti |
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AG1 | – Dipartimento di Medicina (Strutturale) – Dipartimento di Chirurgia (Strutturale) – Dipartimento di Emergenza (Funzionale) |
AG2 | – Dipartimento di Medicina (Strutturale) – Dipartimento di Chirurgia (Strutturale) – Dipartimento di Emergenza (Funzionale) |
Finalità dei Dipartimenti Ospedalieri
I dipartimenti ospedalieri sono strutture organizzative che:
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aggregano Unità Operative Complesse (UU.OO.CC.) per affinità, complementarietà e omogeneità;
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hanno il compito di coordinare funzioni e risorse per migliorare l’assistenza ai pazienti;
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rappresentano interfacce operative e gestionali nei rapporti con la Direzione Aziendale.
Autonomia e Risorse
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Le UU.OO.CC. mantengono autonomia gestionale, nel rispetto degli obiettivi dipartimentali.
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I centri di costo e le risorse appartengono alle singole UU.OO. che compongono il dipartimento.
Funzioni principali dei Dipartimenti
Area | Descrizione |
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Assistenza | Coordinamento delle attività sanitarie nei diversi setting: ambulatoriale, day hospital, day surgery, ricovero, riabilitazione, ospedalizzazione domiciliare, percorsi integrati. |
Formazione e aggiornamento | Cura della crescita professionale del personale. |
Ricerca | Promozione di progetti e attività scientifiche finalizzate al miglioramento delle pratiche cliniche. |
Educazione sanitaria | Informazione e sensibilizzazione del paziente e della comunità, anche in collaborazione con enti esterni. |
Attività specifiche dei Dipartimenti
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Ottimizzazione degli spazi e delle attrezzature per migliorare l’organizzazione e l’efficienza.
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Integrazione con il territorio per garantire continuità assistenziale tra ospedale e servizi territoriali.
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Uniformità nelle procedure assistenziali e organizzative.
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Promozione dell’umanizzazione delle cure, per rendere l’assistenza più vicina al paziente.
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Sperimentazione di nuovi modelli organizzativi.
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Organizzazione di attività didattiche, ricerca e informazione sanitaria.